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'NESSUN INDIZIO PER SILVANA'

 

Repubblica - 14 marzo 1990 pagina 19 sezione: CRONACA

REGGIO EMILIA Non doveva essere arrestata, Silvana Dall' Orto, secondo i giudici del Tribunale della Libertà. Giudici che lei, per bocca del suo avvocato, definisce uomini giusti, che per fortuna esistono ancora, perchè altrimenti sarei uscita di senno.

Il nuovo capitolo della Dynasty padana è tutto a favore della bella Silvana. La giornata si apre con una buona, buonissima notizia per una donna che da protagonista di un intrigo giallo-rosa ora assume il ruolo di vittima. Lei è a casa, nella villa di Casalgrande. E' tesa, nervosa. Nessun indizio La notizia che i giudici del Tribunale della Libertà hanno annullato il mandato di cattura, per tentata estorsione e strage, e che non c' erano indizi nè gravi nè labili per mandare dietro le sbarre nè lei lei nè il fratello Artemio, la getta in un' altra crisi emotiva. L' avvocato le telefona, le spiega che sono nulli i mandati di cattura firmati dopo l' arrivo del pacco bomba a casa di Oscar Zannoni, il ricco della famiglia, ancora adesso minacciato dai banditi che avevano rapito Silvana dall' Orto. Nella penombra della sua camera, non sembra riguardarla il conflitto giudiziario che scoppia tra i giudici dopo questa decisione: non riesce a dimenticare i giorni del carcere. La gioia e l' amarezza si alternano. I provvedimenti dei giudici del Tribunale sono stati depositati all' ultimo minuto, poco prima della mezzanotte di lunedì. Sedici cartelle per Silvana, addirittura 67 per il fratello Artemio. I tre magistrati affermano che non esistevano gli indizi necessari per arrestare i due indagati. Sconfessano così la decisione del giudice delle indagini preliminari Pietro Fanile, che ha firmato gli arresti su richiesta del grande accusatore di Silvana e del fratello, il procuratore capo Elio Bevilacqua. Fanile dice a caldo: Sono ancora convinto di aver agito bene. In ogni caso, non sempre chi decide dopo, ha ragione. Immediata la reazione di uno dei tre giudici del Tribunale della Libertà, Antonino Terranova: Non capisco come certe cose possano accadere. Anche gli imputati hanno diritti personalissimi che non devono essere violati. Opinioni differenti E il procuratore capo Elio Bevilacqua? Non vuol commentare il merito dei provvedimenti, però aggiunge: Non sono assolutamente scosso da questa decisione. Le accuse restano, sono convinto della colpevolezza sia di Silvana sia di Artemio Dall' Orto. Deciderò se ricorrere in Cassazione contro l' annullamento dei mandati. Il procuratore capo spiega la decisione con una differenza di opinioni. E cita Mark Twain: La differenza di opinioni è cosa utile. Lascia perdere? No, per nulla. Le indagini vanno avanti positivamente dice potrebbero esservi interessanti sviluppi. Nessun commento sulle dichiarazioni del giudice Terranova. La parola passa alla difesa, è il suo giorno. L' avvocato Romano Corsi non lascia trasparire però la sua soddisfazione. Sono sconcertato dice non pensavo potesse più succedere di andare in carcere ingiustamente. Silvana Dall' Orto ha subito una vessazione, colpita da accuse allucinanti e assurde: lei è stata ed è esclusivamente una vittima. L' avvocato Corsi parla di arresto ingiusto, contro la legge tanto è vero che il Tribunale della Libertà ha ritenuto che non vi siano indizi nè gravi nè labili di colpevolezza. Gli indizi, secondo l' accusa, sono le telefonate intercettate, il biglietto trovato ad Artemio, ritenuto un messaggio di Silvana per i banditi. Fumo e fantasmi dell' accusa, colpi di piccone dati all' immagine della signora, dice l' avvocato, che aggiunge: Nemmeno una sentenza di ampia assoluzione renderà giustizia. L' avvocato non preme l' acceleratore: Chiedere un risarcimento per ingiusta detenzione? Lo valuteremo. Intanto a me preme che Silvana dall' Orto venga prosciolta. Ora l' accusa non ha nulla in mano, sono convintissimo che se ci fosse domani l' udienza preliminare, la mia assistita verrebbe assolta. Il rebus continua Il procuratore replica e dice: La difesa fa il gioco delle parti. Quanto al risarcimento, spiega: Bisognerebbe dimostrare che l' accusa ha agito con colpa grave, ma la legge esclude questa eventualità nella valutazione delle prove. La querelle continua, il caso di Silvana Dall' Orto non si chiude ancora. Lei ha sempre protestato la propria innocenza, ha negato ogni complicità con i suoi ex rapitori, che sarebbe alla base di tutte le accuse. - LUIGI SPEZIA